Inserire le prugne nella dieta quotidiana può aiutare la salute delle ossa, arrestando lo sviluppo dell’osteoporosi, secondo un nuovo studio controllato randomizzato pubblicato sull’Internationa Journal of Obstetrics and Gynecology.
In particolare, lo studio ha mostrato come il mangiare 5-6 prugne al giorno può contribuire a contrastare l'avanzamento dell'osteoporosi nelle donne in postmenopausa, rispetto a un gruppo di controllo che non mangia questo frutto.
I risultati hanno anche rivelato che il beneficio delle prugne era dimostrabile nel consumo di 5-6 al giorno, senza alcun vantaggio nel mangiarne di più. L'osteoporosi, una condizione che comporta la perdita di massa e densità ossea, affligge molte persone, in particolare quelle over 50 anni, aumentando il rischio di fratture. L'osteoporosi si verifica più frequentemente nelle donne in postmenopausa.
Le ossa dell'anca, delle vertebre spinali e del polso sono i siti più comuni a rischio fratture dovute all'osteoporosi.
Gli stessi ricercatori in un secondo studio hanno mostrato che la perdita di densità e massa ossea è associata a processi infiammatori e le prugne sono note per avere proprietà antinfiammatorie.
Secondo la direttrice dello studio Dr. Mary Jane Souza, "anche se non è esattamente chiaro cosa ci sia nelle prugne che eserciti questo effetto favorevole sulla salute delle ossa, tale frutto contiene diverse vitamine e minerali importanti per le ossa, tra cui boro, potassio, rame e vitamina K. Le prugne contengono anche polifenoli, composti bioattivi che sembrano svolgere un ruolo importante nella formazione delle ossa".
Per contrastare la perdita ossea, oltre alle prugne gli esperti raccomandano una dieta ricca di cibi che contengono calcio, vitamina D, magnesio, potassio e vitamina K.
Fonte: Medical News Today