Secondo uno studio pubblicato sulla rivista scientifica Allergy esiste un’associazione tra il cambiamento climatico e la dermatite atopica (DA), che può variare geograficamente ed essere influenzata da una moltitudine di fattori.
Il capogruppo della ricerca, Sheng-Pei Wang, della University of California San Francisco, San Francisco, California, USA, afferma che non solo la dermatite atopica è influenzata dai crescenti cambiamenti climatici, ma anche dall’inquinamento atmosferico; anche se
Lo studio ha indagato l’impatto di 10 fattori legati al cambiamento climatico sulla DA nella letteratura scientifica precedente.
I risultati trovati sono contrastanti riguardo all’impatto del riscaldamento sulla DA, dato che alcuni studi hanno indicato un aumento dei sintomi e altri hanno suggerito una loro diminuzione.
Non sono stati identificati studi specifici che abbiano esaminato la relazione tra ondate di calore e la dermatite; si è però visto che gli incendi, sempre più comuni a causa dei cambiamenti climatici, aggravano la condizione.
La siccità è stata collegata alla DA attraverso effetti indiretti come l’insicurezza alimentare e lo stress psicologico, sebbene non ci siano studi diretti.
Si è mostrato anche l’effetto delle precipitazioni che è specifico per regione e in alcuni casi ha mostrato un aumento del rischio e in altri no.
È stato identificato un solo studio che ha esaminato l’impatto delle tempeste sulla malattia, che ha indicato un aumento delle visite ambulatoriali in seguito a tali eventi, fatto che si è verificato anche in seguito alle inondazioni.
Gli autori concludono che la ricerca futura dovrà ancora colmare molte lacune e indagare meglio l’associazione tra clima e dermatite atopica, non escludendo anche l’impatto differenziale tra le diverse tendenze a livello di popolazioni vulnerabili.
Fonte: Msdsalute.it; Allergy 2024 - https://onlinelibrary.wiley.com/doi/10.1111/all.16007